Progettazione Partecipata a San Martino

Un successo l’esperimento di partecipazione di Progettiamo Conegliano.

Gli esponenti di Europa Verde-Verdi e la lista Progettiamo Conegliano sono entusiasti dell’incontro di ieri, venerdì 17 settembre in cui si è creato uno spazio di discussione intorno al progetto di riqualificazione del parco di San Martino. Sono arrivati una ventina di partecipanti e anche una persona ceh si è fermata per caso I due candidati della lista progettiamo Conegliano, Amedeo Fadini (Pianificatore) e Carlo Dal Vera (Architetto) si sono messi in gioco nel ruolo di facilitatori e sono rimasti contenti del risultato.

“ C’è una grande voglia di partecipare – dice Carlo Dal Vera capolista di Progettiamo Conegliano – e di dire la propria su come deve essere il parco. Abbiamo spiegato la dinamica dei processi partecipativi e li abbiamo fatti sperimentare. Ora prepareremo una sintesi da consegnare agli uffici che sicuramente tornerà utile per le successive fasi di presentazione”.

Negli interventi sono emersi anche i conflitti tra visioni diverse: c’è chi ha ricordato che il parco ha ormai assunto la dimensione di un bosco e se si vuole tornare ad avere l’erba necessariamente si deve rinunciare a qualche albero. Ad alcuni però l’aspetto di questo boschetto piace.

Altri partecipanti invece partono dal presupposto che gli alberi vanno abbattuti solo se malati e/o pericolosi. Un giovane lamentava il fatto che spesso si grida al degrado perché alcuni ragazzi stazionano al parco ascoltando musica dal cellulare invocando un po’ di tolleranza, una persona più matura ha subito commentato che gli stessi elementi devono dimostrare educazione e lasciare pulito. Tutti invece concordano che debba ritornare la fontanella dell’acqua, eliminata anche in altri parchi. Manca anche uno spazio utile per mangiare al parco: non è una esigenza solo delle signore dell’est durante il giorno libero ma anche di turisti e studenti fuori sede.

Dai questionari emerge anche la bella relazione che c’è tra il parco e il Bar Radio Golden che ospitava l’evento; secondo la maggioranza di chi ha risposto si completano l’uno con l’altro.

“Indubbiamente la buona riuscita dipende dal fatto che abbiamo coinvolto un piccolo gruppo di persone che in gran parte ci conoscono – continua Amedeo Fadini di Europa Verde-Verdi – la tecnica a cui ci siamo ispirati prevede la suddivisione in gruppi più piccoli per mantenere lo stesso livello di interazione anche con numeri più grandi”.

Come ha ricordato un appartenente al gruppo dei Verdi nel 2010 il Comune di Conegliano aveva realizzato un percorso di Agenda 21 locale con la redazione di un piano di azione ambientale e la sottoscrizione degli “impegni di Aalborg”. Quegli impegni dovrebbero esser vincolanti anche oggi ma sembra siano stati dimenticati.

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